La Juniores Nazionale dell’Usd Lavello

Come gioca la Juniores dell’Usd Lavello allenata da Vito Di Fazio, compagine impegnata nel girone I del campionato nazionale Juniores di Serie D.

La Juniores Nazionale dell’Usd Lavello ha attualmente 6 punti in classifica e dopo un’inizio difficile, sta iniziando a raccogliere i primi frutti del lavoro fatto dal giovane mister Vito Di Fazio coadiuvato dal suo assistente avente anche funzione di prepatore atletico, Gabriele Muscio. Quello che andrò a trattare non sarà però un resoconto sul campionato Juniores, giunto quasi alla fine del giro di boa, quanto piuttosto vorrei portarvi a conoscenza dei principi di gioco adottati e dei ragazzi che si stanno mettendo maggiormente in luce.

PRINCIPI DI GIOCO
La Juniores del Lavello adotta un 4-3-3 che presenta una linea d’attacco asimmetrica. Una scelta che nasce dal fatto che nella rosa non c’è un attaccante che abbia la capacità di saper far reparto da solo, ma sono tutti attaccanti mobili e associativi, così come anche gli esterni offensivi non sono dotati di strappi o accelerazioni in grado di spaccare in due le difese avversarie, ma amano più ricevere palla per dialogare con i compagni. Ai 3 giocatori offensivi in fase di possesso vengono richiesti compiti diversi sulla base delle specifiche caratteristiche individuali: al giocatore più dotato tecnicamente della linea offensiva (generalmente il titolare è il classe 2005 Sanza) viene richiesto un compito di raccordo tra il reparto d’attacco e il centrocampo andando a creare così una superiorità numerica nella zona centrale del campo ai fini di consolidare il palleggio e favorire l’inserimento delle mezzali nello spazio libero che si viene a creare alle spalle tra i difensori e i centrocampisti avversari; all’attaccante più bravo a livello aerobico (qui non c’è una scelta fissa da parte del mister) viene concessa libertà di movimento in fase offensiva e maggior sacrificio in fase di non possesso dove deve ripiegare e aiutare la mezzala lato palla nella riconquista immediata; infine alla punta centrale (il classe 2004 Colantuono) dotato di una maggior struttura fisica rispetto ai suoi compagni di reparto, viene richiesto di dare un riferimento nelle fasi di risalita della squadra.
Il reparto di centrocampo presenta una struttura a 3 dove a farla da padrone è il principio delle rotazioni in possesso palla; viene, infatti chiesto a tutti i ragazzi del reparto di cercare di impostare l’azione ruotando continuamente le loro posizioni allo scopo di non dare riferimenti alle marcature degli avversari e avere sempre la superiorità numerica in fase di palleggio. Devono lavorare tutti alla ricerca dello spazio d’attaccare.
La linea difensiva resta invece fissa con una struttura composta da 4 uomini e lavora di reparto in ogni istante del gioco, sia per difendere che per impostare il gioco. La Juniores cerca sempre di giocare alto, giocando con coraggio anche contro avversari più quotati, andando sempre alla ricerca di duelli individuali in ogni zona del campo. Il pressing della squadra è ben coordinato, alla ricerca di una riconquista immediata facendo molta densità sul lato palla. Si cerca di arrivare in porta dopo una fitta trama di passaggi e giocando poco in verticale, anche per una questione di necessità. La squadra resta sempre stretta e può capitare che soffra molto le transizioni degli avversari e i loro cambi gioco sulle fasce.

Una fase di gioco della Juniores del Lavello

UNDER DA SEGUIRE
Chiudo con il capitolo sui ragazzi da seguire. I più appetibili sul mercato per le società di Serie D o di Eccellenza sono i 2005, in quanto saranno under la prossima stagione. I calciatori più meritevoli di essere menzionati e che possono attirare gli interessi maggiori da parte delle suddette società sono 3. Il fiore all’occhiello della squadra è Cristian Cicchiello, giocatore strutturato fisicamente che può giocare sia come centrocampista centrale che come difensore centrale. Il ragazzo è dotato di un’ottima qualità di palleggio ed è in grado di giocare palla anche se messo sotto pressione. Tra le sue qualità spiccano anche un’ottima capacità di smarcamento e visione di gioco che gli permette di trasmettere palla sia sul lungo che sul corto, molto abile anche nel contrasto diretto e disciplinato tatticamente. Pecca in velocità e nel duello difensivo 1vs1. Merita una menzione anche Roberto Barbetta, mezzala di centrocampo box to box, bravo nel leggere il gioco e nel saper trasmettere palla ai compagni. Ha capacità aerobiche di grande rilevanza che gli permettono di essere utile in tutte e le due fasi di gioco. Si fa apprezzare inoltre per le sue qualità in fase di non possesso, mettendo sempre pressione agli avversari nella sua zona di campo. Chiudo infine con Francesco Grippa, terzino di piede destro che può giocare su entrambe le fasce, che possiede grandi capacità atletiche. Il ragazzo garantisce una spinta costante sulle fasce, sfruttando in pieno le sue buone doti di velocità e resistenza. E’ in grado di servire cross invitanti, sia arrivando sul fondo che dalla trequarti, essendo dotato di un buon piede che gli permette di trasmettere palla in maniera pulita. A livello tattico è bravo nell’anticipo e nella presa di posizione con la linea di difesa, deve migliorare invece nella marcatura e rafforzarsi fisicamente per vincere qualche contrasto in più.