Dietro al gol di Zirkzee contro il Milan

Nel calcio contemporaneo esistono i ruoli o le funzioni? Ce lo spiega bene la fluidità con cui si muove il Bologna di Thiago Motta, che finora ha sorpreso la Serie A giocando senza paura contro ogni avversario.

Sabato sera, a San Siro, nell’azione del gol di Zirkzee abbiamo visto un esempio di quanto il calcio a certi livelli non sia semplice. Come si vede dalle immagini in fondo all’articolo, infatti, il Bologna – che in teoria gioca a 4 in difesa – costruisce a 3 dietro e Calafiori si alza, quasi andando a interpretare in fase di possesso un ruolo di centrocampista box to box. È proprio il difensore italiano ad accompagnare la transizione dopo il lancio lungo di Beukema, tanto da andare vicino al gol con un tiro in scivolata: alla fine verrà murato da Loftus Cheek ma il rimpallo servirà a fare arrivare la palla tra i piedi di Joshua Zirkzee.

In questo inizio di campionato Calafiori è stato già modellato in centrale difensivo da Thiago Motta, mentre fino a questa estate era un terzino atletico, di spinta. E oggi, qual è il suo ruolo? O meglio, forse dovremmo dire: quali sono le sue funzioni? Beh, per capirlo, basta guardare qualche minuto del Bologna. Se Calafiori è diventato un «tuttocampista» è anche grazie al sistema collettivo che gli ha permesso di crescere – nelle letture e nel gioco in uscita – così rapidamente.

Riccardo Calafiori sarà l’asso nella manica di Luciano Spalletti per EURO 2024? Questo lo scopriremo soltanto a giugno. Fino a quel momento, noi cercheremo di inviare qualche messaggio al CT di Certaldo.