E’ in scena l’esame di lingua straniera

Le avversarie di domani di Usd Lavello e Sporting Lavello si presentano ai nastri di partenza con il favore del pronostico e con molte similitudini: tra ambizione, programmazione societaria, parco giocatori e sistemi di gioco che sembrano intrecciarsi tra loro. Il Montescaglioso e l’Atletico Montalbano hanno allestito due rose molto competitive per lottare ai vertici dei campionati di Eccellenza e Promozione.

COME GIOCA IL MONTESCAGLIOSO

4-3-3: Puttim; Vieira, Brondani, Ponce, Tataru; Domnu, Nunes, Moraes; Petimone, Lopes, Ferreira

Squadra molto dotata tecnicamente, il Montescaglioso è una squadra che ama costruire il proprio gioco da dietro, servendosi delle qualità tecniche dei difensori centrali e del regista di centrocampo. A consolidare maggiormente lo sviluppo dell’azione si può notare talvolta l’abbassamento di Moraes, numero 10 della squadra e vero spauracchio per i centrocampisti avversari che non riescono mai a marcarlo stretto, perchè svaria tantissimo lungo la verticale di centrocampo, alzandosi in posizione di trequartista a supporto delle punte, allargandosi a sinistra in copertura dell’esterno d’attacco o abbassandosi in sostituzione del play con il quale effettua una rotazione di centrocampo. Il Montescaglioso smista tanti palloni sulle fasce dove cerca sempre gli uno contro uno degli esterni d’attacco che giocano a piedi invertiti e permettono ai terzini di salire e dare ampiezza alla fase offensiva della squadra.

In generale il Montescaglioso è una squadra molto mobile, dinamica e con i reparti che sono molto vicini tra loro, tentando sempre di far valere la sua qualità nel palleggio. Una qualità importante del Montescaglioso sono anche le palle inattive offensive, dove portano molti uomini a colpire all’altezza del dischetto del rigore o sul secondo palo. Il Montescaglioso è una squadra dalle importanti individualità: detto di Moraes, vanno segnalati anche il difensore Brondani, il terzino Tataru, il centrocampista Nunes e gli esterni d’attacco Petimone e Lopes Ferreira.

COME GIOCA L’ATLETICO MONTALBANO

4-2-3-1: Mambretti; Zichella, Hyraj, Orlando, Ebosele; Chouachi, Larrue; Todorov, Siviero Perez, Granger; Valluzzi

Dopo aver terminato la scorsa stagione con il quinto posto e ad un punto dalla qualificazione dei playoff, l’Atletico Montalbano ha deciso di ripartire, come da tradizione consolidata, avvalendosi di un’importante rete di scouting in cerca di calciatori stranieri giovani a basso costo. Grazie a questa importante organizzazione, l’Atletico Montalbano riesce ad essere competitivo, nonostante un bacino d’utenza ristretto dal quale poter attingere, spendendo il giusto e creando squadre che destano sempre grande curiosità tra gli addetti ai lavori.

Grazie a questa serie di combinazioni, anche quest’anno l’Atletico Montalbano è riuscito a costruire una squadra pronta a tentare l’assalto ai playoff, pur mantenendo sempre un profilo basso. Fatta questa dovuta premessa, possiamo dire che l’Atletico Montalbano è una squadra tecnicamente importante per la categoria e che adotta trame di gioco interessanti. Innanzitutto, dal punto di vista tattico, possiamo definire la squadra asimmetrica, dato che gli esterni offensivi del 4-2-3-1 attaccano in maniera diversa. L’esterno destro offensivo va alla ricerca dell’uno contro uno sul terzino avversario, mentre l’esterno sinistro si avvale del supporto del proprio terzino sinistro che va sul fondo a mettere i cross, mentre lui si accentra e va ad occupare lo spazio da seconda punta. Interessante anche il modo di giocare di Siviero Perez, trequartista che gioca a tutto campo per facilitare la costruzione e il gioco della propria squadra. L’Atletico Montalbano dal punto di vista tattico tende a creare quasi due tronconi distinti e separati in campo, con un blocco da sei per difendere (composto dai quattro difensori più i due centrocampisti che per caratteristiche sono due mediani) e l’attacco lasciato ai quattro uomini davanti (che sono tutti calciatori capaci di saltare l’uomo e bravi nell’attaccare la profondità) supportati a volte solo dal terzino sinistro in fase offensiva. Facile capire come in un contesto tattico del genere, la manovra del Montalbano sia molto diretta, cercando ripetutamente la verticalizzazione una volta riconquistata palla.

Tanti elementi meriterebbero una citazione nell’Atletico Montalbano ma gli uomini più pericolosi sono sicuramente quelli del reparto avanzato: I due esterni d’attacco Todorov e Granger, capaci di spaccare in due le difese avversarie; l’attaccante Valluzzi, attuale capocannoniere del campionato e il trequartista Siviero Perez, uomo di grande qualità tecnica e fulcro del gioco della squadra jonica.