Iraqi players celebrate their opening goal during the 2022 Qatar World Cup Asian Qualifiers football match between Iraq and United Arab Emirates, at the King Fahd International stadium in the Saudi capital Riyadh, on March 24, 2022. (Photo by FAYEZ NURELDINE / AFP) (Photo by FAYEZ NURELDINE/AFP via Getty Images)

Una generazione irachena in cerca di gloria

La Nazionale irachena negli ultimi anni ha ottenuto ottimi risultati, portandola a guadagnare lo status di Nazionale emergente del calcio internazionale.

La Repubblica dell’Iraq, sebbene non tradizionalmente associata a una fervente passione per il calcio, negli ultimi anni ha assistito a un notevole aumento dell’importanza dei giocatori di origine irachena. Descrivere questi giocatori come “dotati” coglie il loro talento innato e la forza trainante che portano in campo. Nonostante non sia alla ribalta del calcio globale, l’Iraq si è posizionato come una delle squadre da prendere maggiormente in considerazione non solo in Medio Oriente ma anche nel più ampio contesto asiatico. Gli 8 posti diretti disponibili per qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 portano l’Iraq ad essere una grande contendente per rivendicarne uno.

Cosa rende gli iracheni molto competitivi per la qualificazione ai prossimi Mondiali? In primo luogo, posso menzionare uno dei motivi che mi ha fatto pensare che l’Iraq abbia le carte in regola per riuscire nella qualificazione, che è dato dalla presenza in rosa di Mohammed Dawood Yaseen (classe 2000), un giocatore eccezionale che ha sorpreso tutti alla Coppa del Mondo FIFA Under 17 nel 2017, segnando 3 gol nella fase a gironi di quella competizione diventando il leader assoluto di quella generazione irachena. Un giocatore così straordinario è stato formato in Iraq ed attualmente milita nel club dell’Al-Naft ma presto potrebbe lasciare la terra natia per tentare l’avventura all’estro.

Altro calciatore di spicco è Zidane Iqbal (20 anni, classe 2003), un brillante centrocampista che faceva parte delle giovanili del Manchester United. Ora all’Utrecht sta cercando di dimostrare di nuovo il suo talento ma a causa degli infortuni è riuscito a disputare una sola presenza in partite ufficiali. Tuttavia Iqbal, al netto dei problemi fisici. è un calciatore dotato tecnicamente e sono abbastanza sicuro che farà emergere le sue qualità in Eredivisie.

Al giorno d’oggi la squadra nazionale di calcio irachena può contare su un tasso più elevato di giocatori talentuosi, alcuni dei quali rappresentano però altri paesi. Abbiamo due grandi esempi in tal senso: Noah Darvich (17), che attualmente gioca per la Germania nella Coppa del Mondo Under 17 e Ameen Al-Dakhil (21), che ha scelto di rappresentare il Belgio a livello internazionale. L’esempio in senso opposto è invece dato da Youssef Amyn (20) talento nato in Germania ma che ha deciso di rappresentare l’Iraq.

La nazionale irachena sta crescendo e la dimostrazione è data dai molti giovani giocatori in rosa che giocano nei campionati europei, come: Merchas Doski (23, Slovácko), Hussein Ali (21, Heerenveen), Youssef Amyn (20, Braunschweig), Ali Al-Hamadi (21, AFC Wimbledon), Alai Ghasem (20, Utsikten), Zidane Iqbal (20, Utrecht), André Alsanati (23, Sirius), Kevin Yakob (23, AGF), Alexander Aoraha (20, Queens Park Rangers) e Amin Al-Hamawi (19, Helsingborg). Non c’è dubbio che il talento sia diffuso in tutta Europa.

Avere così tanti giocatori di talento all’estero significa anche che il campionato iracheno negli ultimi anni sta crescendo in termini di risultati e di sviluppo dei giovani. La prova che i campioni in carica dell’Air Force Club (in iracheno Al-Quwa Al-Jawiya) stiano cercando una storica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della AFC Champions League, è il chiaro segnale di un campionato che sta diventando una fucina di talenti interessanti in tutto il Medio Oriente e non solo.