Christian Pulisic: Fantasia al servizio del Milan
Dal Chelsea arriva un calciatore molto importante, un profilo affermato, stella assoluta del calcio statunitense e uno dei più forti calciatori americani di sempre.
BIOGRAFIA
Di origine croate, Christian Pulisic nasce a Hershey negli Usa il 18 settembre del 1998. Figlio di Mark e Kelley, il calcio è nel destino del piccolo Christian, visto il passato dei genitori: entrambi, infatti, amavano prendere a calci un pallone. Mark, in particolare, ha giocato a calcio dall’86 all’89 a George Mason University, diventando poi un grande giocatore di calcio indoor con la maglia degli Harrisburg Heat. Cresce nelle giovanili del Barckley Town, trasferendosi da giovanissimo in Inghilterra, poichè la madre ottenne una borsa di studio Fulbright per insegnare un anno a Tackley nei pressi di Oxford. Poi la famiglia tornò nel 2006 in Pennsylvania e Pulisic passò nelle giovanili del PA Classic, negli Usa dopo essere stato nelle giovanili del Michigan Rush. In seguito, altro spostamento, con il ritorno nella sua Hershey, dove cresce nella locale US Soccer Development Academy, allenandosi con gli Islanders di Harrisburg City fino al 2015, anno in cui arriva il grande salto.
Nel 2015-2016 Pulisic infatti entra a fare parte delle giovanili del Borussia Dortmund. Con i tedeschi Pulisic esordisce non solo in Bundesliga e in Coppa di Germania ma anche in Europa League e soprattutto in Champions League oltre che in Supercoppa di Germania accumulando complessivamente 127 presenze con 19 gol e 26 assist. Resta al Borussia Dortmund fino al 2018-2019. Con la squadra tedesca ha vinto una Coppa di Germania nel 2016-2017. Il 2 Gennaio 2019 viene acquistato dal Chelsea per 64 milioni di euro. Il club inglese decide però di lasciarlo in prestito per sei mesi al Borussia Dortmund, così Pulisic arriva ufficialmente a Londra solamente nell’estate dello stesso anno. Nel suo primo periodo londinese non convince lo staff tecnico e trova poco spazio, e cresce il malumore. Successivamente riesce ad accumulare un maggior minutaggio ma non tanto quanto sperava all’inizio della sua avventura. Nei Blues ha comunque trovato spazio in 145 partite, totalizzando 26 gol e 21 assist.
Con i Blues gioca in Premier League, in FA Cup, Coppa di Lega inglese, Champions League, Supercoppa Uefa e Coppa del mondo per club. Vince una Champions League nel 2020-2021, una Supercoppa Uefa nel 2021, una Coppa del mondo per Club nel 2021. Con la nazionale Usa vince 2 Concacaf Nations League nel 2019-2020 e nel 2022-2023. In America è una star assoluta. È il calciatore americano più importante.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Pulisic si è distinto in questi anni per i dribbling andati a buon fine. Infatti, da quando è protagonista in Europa, l’americano ne ha realizzati ben 500. Come sottolineato dal sito di statistiche Opta, Pulisic è uno dei tre giocatori nati dal 1998 in poi dei cinque maggiori campionati europei ad aver concluso almeno 500 dribbling riusciti. Gli unici altri due giocatori riusciti a raggiungere questo risultato sono due campioni di altissimo livello: Vinicius Junior e Kylian Mbappé. È un giocatore in grado di svariare su tutta la linea di trequarti: dall’esterno sinistro, suo ruolo naturale, a quello destro, passando per il trequartista centrale. La duttilità sul fronte offensivo è una caratteristica che può tornare estremamente utile nel corso della prossima stagione del Milan, nella quale le rotazioni saranno importanti e determinanti. Dotato di grande tecnica ed altrettanto temperamento, si è sempre distinto per rapidità, agilità, abilità negli ultimi passaggi e intelligenza tattica, senza disdegnare mai la fase difensiva. Ambidestro, deve migliorare nella lucidità sotto porta, ma ciò che ha in dote è già abbastanza per alzare il livello della rosa in gestione a Stefano Pioli.
DOVE GIOCHERA’ PULISIC NEL MILAN
Pulisic è un elemento davvero di rilievo, molto importante, che migliora nettamente la rosa del Milan. Con lui il Milan si assicura un grande giocatore che alza nettamente il livello della squadra. L’acquisto di Pulisic è coerente con quelle che sono le richieste del nuovo Milan che sta nascendo: una squadra con più chili e centimetri nella zona nevralgica del campo e più rapida e verticale in attacco. Una rosa più adatta ad affrontare la Champions, dove i ritmi sono più alti rispetto al campionato. Il piano di Pioli è chiaro: rosa ampliata, maggiori scelte, varianti tattiche. Esattamente tutto ciò che è mancato nella stagione scorsa. La missione, stavolta, è risultare competitivi su più obiettivi.
Nella testa di Pioli c’è in mente una doppia scelta tattica: un 4-3-3 da alternare al rodato 4-2-3-1 che tanto bene ha fatto in questi ultimi anni, risultando decisivo per lo scudetto del 2021-22, ma che ora ha inevitabilmente bisogno di un robusto restyling. «Non una rivoluzione ma un’evoluzione» per usare un concetto caro all’a.d. Furlani.
L’arrivo di Loftus-Cheek dal Chelsea in quest’ottica è decisivo. Con Reijnders dell’Az, che il Milan vuole a tutti i costi, potrebbe comporre un centrocampo di livello europeo, rendendo meno pesante l’assenza di Tonali. In caso di cambio modulo, Krunic, che si è dimostrato un calciatore affidabile, troverà maggior spazio rispetto alla scorsa stagione. Pulisic è quindi un uomo chiave per la svolta tattica in atto nei rossoneri. In teoria, senza troppi cambiamenti da sottolineare, Pulisic potrebbe rappresentare l’erede ideale di Brahim Diaz, anche se con caratteristiche diverse: più rapido e brevilineo lo spagnolo, più tecnico e palleggiatore lo statunitense, che potrebbe in primis essere schierato come trequartista tipico, da numero 10 alle spalle della prima punta.
Ma come dicevo prima, Pioli pare sia pronto anche a cambiare modulo, dando l’addio al 4-2-3-1 ormai consueto per spostarsi ad un più dinamico 4-3-3, puntando sulla corse delle mezzali di centrocampo. In questo ambito Pulisic si sposterebbe nella posizione in cui è stato maggiormente impiegato nell’ultima annata con il Chelsea ovvero da ala destra d’attacco. Il fantasista sostituirebbe di fatto Junior Messias nei piani titolari del Milan componendo un trio d’attacco sicuramente niente male con Giroud (o un altro centravanti) e Rafa Leao. Una soluzione meno tattica o duttile, ma che potrebbe sfruttare maggiormente le capacità di dribbling e rifinitura di Pulisic negli ultimi 20 metri.
La terza opzione è quella di vedere Pulisic da esterno sinistro, come alternativa a Rafa Leao e sostituire Ante Rebic nelle gerarchie offensive. Non da escludere che, in caso di problemi in avanti, Leao possa slittare a fare la prima punta (come ai tempi di Lille) lasciando Pulisic largo a sinistra. Insomma non mancano le possibilità per questo jolly a stelle e strisce che in carriera ha infatti ricoperto numerosissimi ruoli: centrocampista classico, mezzala offensiva, trequartista puro, esterno d’attacco e a volte è stato persino schierato da centravanti atipico.
Per il Milan è anche una ottima operazione di marketing per entrare di prepotenza nel mercato statunitense. Interessante annotare che il primo acquisto di Red Bird (proprietà per l’appunto americana) fu Dest, anche esso nazionale Usa, preso in prestito dal Barcellona e rispedito indietro un anno dopo senza essere confermato.
La sessione del calciomercato estivo non è iniziato nel migliore dei modi per i tifosi rossoneri, con la cessione di Tonali vissuta come una ferita aperta e che ci metterà tempo a guarire, cicatrizzarsi e a diventare indolore, se mai lo diventerà. A fronte di una cessione che nessun tifoso avrebbe voluto vivere e vedere, però, la dirigenza rossonera si sta impegnando per dare a Pioli una squadra che possa provare ad alzare il livello, almeno sulla carta, rispetto alla compagine gestita e allenata la scorsa stagione.