Onofrio Colasuonno: Il “maestro” di Ciccio Caputo
Ho incontrato il mister Onofrio Colasuonno, direttore tecnico della scuola calcio A.S.D. Toritto, che mi ha raccontato della storia di Ciccio Caputo e dei 190 iscritti della sua scuola calcio.
Onofrio Colasuonno è un nome che per molti può sembrare sconosciuto, ma è grazie a lui se abbiamo potuto ammirare in serie A uno dei migliori bomber del nostro massimo campionato degli ultimi anni. Onofrio è originario di Toritto, in provincia di Bari ed è stato un calciatore importante nella sua Puglia, prima di ritirarsi e mettersi a fare l’allenatore, creando nel 1993 la sua scuola calcio. Da calciatore era un esterno impiegabile su entrambe le fasce o una mezzala come si usava un tempo e in carriera ha indossato le maglie del Toritto nel settore giovanile, ha fatto gli allievi nell’Altamura e successivamente ha disputato due stagioni in Basilicata, con la maglia del Lavello in serie D, prima di ritornare nella sua Puglia a disputare il campionato di Promozione (l’attuale Eccellenza) indossando le maglie della Grumese per due stagioni, del Cassano delle Murge per una stagione, del Valenzano per una stagione, del Triggiano per quattro stagioni e del Santo Spirito per due stagioni, prima di chiudere la carriera facendo ritorno nella sua amata Toritto in Terza Categoria. Onofrio Colasuonno si può considerare il maestro e il padre calcistico di Ciccio Caputo. Ciccio ha infatti 16 anni quando vuole smettere di giocare dopo che il passaggio al Grosseto è saltato perché la società toscana non ha voluto pagare le spese del convitto. Decide di dire basta e di andare a lavorare con il padre, che di mestiere fa il muratore, pur di non tornare al Toritto. Ed è a questo punto che Onofrio cambia la storia, presentandosi a casa del ragazzo, ancora scottato per come erano andate le cose, per fargli cambiare idea.
“Ciccio sei forte, fai un altro anno al Toritto, avrai altre occasioni, te lo prometto”.
Dopo qualche giorno Il giovane attaccante si convince a riprendere e quell’anno con 14 gol trascina la squadra alla promozione. È l’inizio della scalata. L’anno seguente si guadagna la chiamata dell’Altamura, che milita nel campionato di Eccellenza, per poi passare dopo solo un anno e 12 gol in C2 al Noicattaro di mister Pino Giusto. 11 gol, salvezza raggiunta e riflettori tutti puntati su di lui. Siamo nel 2008 ed è il Bari a spuntarla tra le pretendenti pagando 350mila€ per il suo cartellino. Col Bari gioca per la prima volta in serie B: il sogno di una vita si sta avverando. La sua prima stagione è fantastica: Bari promosso in serie A e come sempre Ciccio in doppia cifra: 10 gol totali, siglando addirittura una tripletta proprio a quel Grosseto che non aveva creduto in lui. Il cerchio si è chiuso.
Ma non sa che la vita gli sta per riservare ancora un’ulteriore sfida, quella della serie A sfiorata soltanto per mezza stagione ai tempi del Bari. Se la conquista con l’Empoli a 31 anni e se la prende del tutto con il Sassuolo a suon di gol e fame dove nella stagione 2019-2020 arriva ad essere il secondo miglior attaccante italiano in serie A, alle spalle di Ciro Immobile e quarto assoluto nella classifica marcatori, dietro appunto Immobile, Cristiano Ronaldo e Lukaku.
Nell’estate del 2020 realizza un grande sogno: viene convocato da Roberto Mancini nella Nazionale Italiana, dove esordisce qualche mese dopo contro la Moldavia e segna subito il suo primo gol con la maglia dell’Italia. Purtroppo la stagione successiva è costellata di infortuni e periodi di fermo: gli 11 gol messi a segno non bastano per la convocazione al campionato europeo, poi vinto proprio dall’Italia.
Nell’estate del 2021 Ciccio passa nella Sampdoria, diventando per i tifosi blucerchiati un vero e proprio idolo prima di tornare ad Empoli nell’ultima sessione di calciomercato.
Dalla prima categoria ad essere protagonista in Serie A: in pochi, pochissimi, sono riusciti a fare questa impresa e Ciccio è uno di quelli.
Caputo è l’esempio vivente che nel calcio, come in generale, nulla è impossibile se si persevera nell’inseguire i propri sogni.

L’A.S.D. Toritto, attualmente può contare su 190 iscritti e su una struttura sportiva risistemata negli ultimi anni con la trasformazione del manto erboso in sintetico e la creazione di un campo da calcetto per l’attività di base. Sfruttando lo slancio di questa storia, l’A.S.D. Toritto è una delle scuole calcio più accreditate della Puglia ed è una costante fucina di talenti Gli ultimi talenti lanciati? Il primo è Claudio Panzarino, atleta materano di 18 anni, difensore centrale in forza al Benevento Primavera. Per lui una carriera tra Bari, Giovanissimi Nazionali del Matera e Allievi Nazionali del Pescara, prima del passaggio al giallorossi del Benevento. Il secondo nome è Alessio Campanelli, 16 anni, anche lui difensore in forza al Bari e convocato nella Nazionale Italiana Under 16 di Daniele Zoratto. Entrambi potrebbero ripercorrere le orme del buon Ciccio da Altamura.
Nel dubbio, vi consiglio di scommetterci su così come Onofrio Colasuonno ha scommesso in Ciccio Caputo: potresti ritrovarvi con una bella cifra tra le mani!

