Perchè Max Allegri può ricostruire il Milan
La stagione 2024/2025 si è rivelata una forte delusione, culminata con la mancata qualificazione alle coppe europee per la stagione 2025/2026 che ha portato a un ridimensionamento del club rossonero, alle prese adesso con seri problemi di bilancio e di gestione della rosa. Tutti questi motivi hanno spinto la dirigenza rossonera a puntare su Max Allegri per ricostruire la squadra. Vediamo nei dettagli quali sono le principali garanzie che può dare al Milan.
L’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, atteso per la stagione 2025/2026, si prefigura come un ritorno all’insegna del pragmatismo e della ricerca di solidità, un vero e proprio “antidoto” alle fragilità emerse negli ultimi tempi. Allegri porterà in dote una serie di caratteristiche e approcci che potrebbero rivelarsi fondamentali per rifondare le basi del club rossonero.
LA MENTALITA’ VINCENTE
Il primo e forse più importante “dono” che Allegri porterà al Milan è una mentalità vincente incrollabile. Non è solo un allenatore, è un “gestore di successi” che sa come trasformare le ambizioni in trofei. La sua carriera, costellata di Scudetti e Coppe Italia, in particolare i cinque scudetti consecutivi con la Juventus e lo Scudetto già conquistato con il Milan, testimoniano una rara capacità di instillare nei giocatori la fame e la determinazione necessarie per alzare l’asticella. In un Milan che ha faticato nei momenti cruciali e che ha mostrato lacune negli scontri diretti, la sua figura diventerà un faro, un punto di riferimento per imporre una mentalità più robusta, meno incline a cedere alla pressione e più orientata al risultato. La sua filosofia del “corto muso” – la vittoria per il minimo scarto, ma la vittoria – diventerà il mantra per una squadra che ha bisogno di ritrovare la fiducia nei propri mezzi.
LA FASE DIFENSIVA
Allegri è, prima di tutto, un maestro nell’arte della solidità difensiva. Le sue squadre sono sempre state difficili da affrontare, rocciose, con linee ben strette e una capacità di non concedere spazi che spesso soffoca gli avversari. In un Milan che ha incassato troppi gol, specialmente in trasferta, e che ha mostrato una certa fragilità difensiva, Allegri interverrà con la mano ferma di un chirurgo. Si dedicherà meticolosamente alla fase di non possesso, lavorando sull’organizzazione, sui raddoppi di marcatura e sulla compattezza tra i reparti. Il suo obiettivo sarà trasformare una difesa fin troppo permeabile in un fortino, un punto di partenza imprescindibile per ogni ambizione. Vedremo un Milan meno propenso agli sbilanciamenti e più attento a non lasciare scoperta la propria porta, un requisito fondamentale per competere ad alti livelli.
IL PRAGMATISMO TATTICO
Un’altra caratteristica distintiva di Allegri è la sua flessibilità tattica. Non è un integralista di un singolo modulo, ma un allenatore camaleontico, capace di adattare la formazione e la strategia in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione e, soprattutto, all’avversario da affrontare. Questo pragmatismo gli consente di massimizzare il rendimento della rosa e di trovare sempre la soluzione più efficace per portare a casa i tre punti. Per il Milan, che ha in rosa giocatori con caratteristiche diverse e che ha bisogno di trovare un equilibrio più stabile, la capacità di Allegri di modellare la squadra sarà preziosa. Non vedremo un calcio predefinito e rigido, ma un Milan capace di cambiare pelle, di sorprendere l’avversario e di sfruttare ogni punto debole, una capacità fondamentale per navigare in un campionato complesso come la Serie A.
LA GESTIONE DEGLI UOMINI
Allegri è un riconosciuto gestore di uomini e di campioni. Ha dimostrato più volte di saper dialogare con personalità forti, di motivare i giovani talenti e di mantenere un’armonia nello spogliatoio anche nei momenti di maggiore pressione. In un Milan che ha affrontato e continua ad affrontare un’epidemia di infortuni e che avrà bisogno di gestire al meglio le risorse fisiche e mentali dei suoi giocatori, la sua esperienza sarà cruciale. Sarà in grado di recuperare giocatori importanti, di valorizzare i nuovi innesti e di far sentire ogni membro della rosa parte integrante del progetto, creando un ambiente di lavoro sereno e focalizzato sugli obiettivi. La sua attenzione al rapporto con i singoli sarà un elemento chiave per mantenere i talenti e motivarli al massimo.
CONOSCENZA DELLA SERIE A E DELL’AMBIENTE
Infine, Allegri porterà la sua profonda conoscenza del campionato italiano e dell’ambiente Milan. Avendo già allenato a Milanello, conosce le dinamiche del club, le aspettative dei tifosi e le insidie della Serie A. Questo “ritorno a casa” gli permetterà un reintegro rapido, senza i tempi di adattamento che sarebbero necessari a un tecnico proveniente da altri contesti. La sua esperienza consolidata in Italia è una garanzia per navigare le complesse acque del nostro calcio, evitando passi falsi e impostando subito la rotta giusta per riportare il Milan ai vertici, non solo in termini di risultati, ma anche di quell’identità solida e vincente che ha sempre contraddistinto i grandi Milan.