Con Ardon Jashari il Milan sogna un nuovo Reijnders

Andiamo alla scoperta delle sue caratteristiche tecniche e di come potrebbe inserirsi nel Milan targato Max Allegri. 

BIOGRAFIA

Ardon Jashari, classe 2002, è un centrocampista svizzero con origini albanesi nato a Cham. Cresciuto calcisticamente nel Lucerna, ha debuttato in Super League svizzera prima di approdare al Club Brugge nell’estate 2024 per circa 6 milioni di euro. Oltre ad aver contribuito alla vittoria della Coppa del Belgio con il Club Bruges, ha ricevuto i prestigiosi premi di “Giocatore dell’Anno” e “Giovane Giocatore dell’Anno” della Pro League belga, a testimonianza del suo grande valore in campo.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Nel suo stile di gioco, Jashari si distingue per la sua capacità di agire come centrocampista difensivo, un ruolo in cui eccelle per la sua visione di gioco, la precisione nei passaggi e l’abilità nel recuperare palloni. La sua esperienza in squadre giovanili come il FC Lucerna e il Zug 94 ha forgiato in lui una solida base tecnica e tattica.

Ardon Jashari è un centrocampista moderno che incarna il ruolo del regista di centrocampo con un tocco di eleganza e aggressività. Si distingue per un’innata intelligenza tattica e una visione di gioco che gli permette di leggere l’azione con anticipo.

Con il suo piede sinistro educato, Jashari è un vero e proprio architetto del gioco. È in grado di lanciare precisi passaggi lunghi che tagliano il campo o di gestire il pallone con calma e precisione in spazi stretti, dettando il ritmo della partita. La sua capacità di manovrare il pallone sotto pressione è un segno di grande personalità, una qualità che spesso si trova in giocatori più esperti.

Tuttavia, Jashari non è solo un “playmaker” statico. È un giocatore fisicamente dinamico che non si tira indietro nei contrasti e usa il suo corpo in modo intelligente per proteggere la palla e recuperare il possesso. Questa combinazione di finezza tecnica e robustezza lo rende un centrocampista completo, capace sia di costruire che di distruggere il gioco avversario.

La sua polivalenza gli permette di eccellere sia come mediano davanti alla difesa, dove può orchestrare l’intera manovra, sia come mezzala, dove le sue doti di inserimento e tiro possono fare la differenza in zona offensiva.

COME GIOCHERA’ NEL MILAN DI ALLEGRI

Ardon Jashari nel Milan è la perfetta sintesi di quello che cerca l’allenatore. Allegri, vede in lui un elemento di grande versatilità e solidità.

Nel sistema di gioco di Allegri, Jashari potrebbe agire come il perno centrale, il regista davanti alla difesa. Da questa posizione, con la sua visione di gioco e la precisione nel passaggio, sarebbe in grado di dettare i ritmi, avviare l’azione offensiva e, al contempo, fungere da schermo protettivo per la retroguardia. La sua aggressività e la capacità di intercettare palloni si sposerebbero alla perfezione con l’esigenza di Allegri di avere un blocco difensivo solido e difficile da superare.

Tuttavia, il suo ruolo non sarebbe limitato a questo. In un centrocampo a tre, Jashari potrebbe esprimere al meglio la sua natura di centrocampista “box-to-box”. La sua energia e la sua abilità negli inserimenti lo renderebbero una minaccia costante in fase offensiva, pur mantenendo un’attitudine difensiva che è un caposaldo del calcio allegriano. Questa polivalenza lo rende un profilo ideale per un tecnico che non ha paura di cambiare modulo anche a partita in corso, valorizzando al massimo le qualità dei singoli interpreti.

GIUDIZIO FINALE SUL SUO ACQUISTO

L’acquisto di Ardon Jashari è una mossa che unisce la visione a lungo termine della società con l’esigenza immediata di rafforzare il centrocampo. Il voto è alto perché il giocatore risponde in modo quasi perfetto alle esigenze tattiche di Massimiliano Allegri: è un mediano intelligente, tecnico e fisicamente solido.

La sua giovane età e il suo margine di miglioramento lo rendono un investimento non solo per il presente, ma anche e soprattutto per il futuro. L’unico dubbio potrebbe rigurardare la sua relativa inesperienza in un campionato di altissimo livello come la Serie A, ma il talento e la personalità dimostrati in Belgio fanno pensare che l’adattamento potrebbe essere rapido.

VOTO: 8,5/10