Romelu Lukaku of AS Roma gestures during the Serie A Tim match between AS Roma and AC Milan at Stadio Olimpico on September 1, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Giuseppe Maffia/NurPhoto via Getty Images)

Il debutto di Lukaku con la Roma

Alcune considerazioni sull’esordio di Lukaku con la maglia giallorossa.

Romelu Lukaku ha debuttato al settantesimo minuto di Roma – Milan nel tentativo disperato di rimontare il risultato da parte dei giallorossi, sotto di 2-0 in casa. Contro un Milan dall’approccio multiforme la Roma era stata in difficoltà per tutta la durata dell’incontro, almeno fino al minuto dell’espulsione di Fikayo Tomori per somma di cartellini gialli.

Proprio il vantaggio numerico (e lo svantaggio nel risultato) convince Mourinho a giocarsi il suo classico all-in, immettendo in campo via via Lukaku, Leonardo Spinazzola e Riccardo Pagano per supportare una fase offensiva che, fino a quel momento, aveva prodotto molto poco. Una ventina di minuti (più il recupero) che, in attesa di conferme, hanno dato l’idea di come Mou voglia andare ad utilizzare il suo nuovo centravanti in questa Roma. Lukaku infatti viene subito investito delle funzioni di centravanti boa al quale servire palla per poi appoggiarsi a rimorchio.

Il belga alle fine gioca 9 palloni, toccandone uno soltanto nell’area milanista. La sua precisione nei passaggi è stata del 71% sui 7 provati, con un dato sorprendente di duelli aerei vinti: 50%, non male per un giocatore che non ha nel gioco aereo una delle sue qualità migliori.

Conclusioni? Soltanto una e fuori dello specchio della porta difesa da Mike Maignan. L’impatto avuto è stato quindi essenzialmente fisico e su queste basi dovrebbe costruirsi la sua nuova avventura italiana. Nell’Inter di Antonio Conte la squadra costruiva da dietro per aprire poi il campo alla palla verticale verso Lukaku. La Roma non pare intenzionata a riproporre un tipo di costruzione così articolata, anche se in Marcos Llorente e Leandro Paredes ha acquisito costruttori capaci di ripulire bene il pallone prima di portarlo verso il belga. Insomma, l’ex Chelsea potrebbe essere chiamato a dover rendere giocabili palle sporche. Detto questo, nonostante i pochi minuti avuti a disposizione, Lukaku ha confermato le sue abilità nello smarcarsi per ricevere palla oltre le linee difensive avversarie. Non a caso ha ricevuto ben 4 passaggi chiave dai compagni.

Alla fine è ovviamente molto presto per giudicare l’impatto che Lukaku avrà nel gioco della Roma. La primissima impressione è, come detto, quella che lo vedrà probabilmente utilizzato da Mourinho come perno centrale di una manovra che, contro blocchi bassi, cercherà primariamente di servirlo per andargli poi a giocare sotto o che lo userà come uomo da far marcare stretto dai difensori avversari per consentire ai compagni (Dybala, Lorenzo Pellegrini…) di aver maggior spazio a disposizione per potersi inserire e calciare in porta.