Sembrava un Inter-Juve, invece era un 4-4

Una partita che ha offerto tantissimi spunti tattici. Analizziamone alcuni.

  1. Nonostante i due rigori e il doppio svantaggio, la Juve ha giocato un buon primo tempo, soprattutto nei 20′ tra l’1-0 e il 2-2: Thiago Motta ha preparato la fase di possesso con un 4+1 in costruzione che riusciva a consolidare il possesso contro un Inter passiva: con Conceição/Weah a dare ampiezza abbassando Dimarco/Dumfries, Cambiaso e Cabal avevano tanto spazio per avanzare palla al piede ed il colombiano lo ha sfruttato bene per cercare gli inserimenti di McKennie in profondità (come nell’azione dell’1-1);

Lo schieramento della Juve in fase di possesso

2) In fase di non possesso, invece, la Juve ha difeso con un 4-2-4 (o 4-4-2 nel proprio terzo difensivo) simile a quello del Milan nel derby, riuscendo a schermare abbastanza bene il centro (tranne nella bella azione del gol di Mkhitaryan);

Lo schieramento della Juve in fase di non possesso

3) Rispetto al derby, in cui cercava presto la profondità per scavalcare il 4-2-4, l’Inter ha palleggiato di più e soprattutto a destra, con la solita fluidità tra braccetto/mezzala/quinto (come nell’azione del rigore del 1-0) ed i movimenti incontro di Thuram su situazioni codificate;

Quattro immagini che propongono le giocate codificate ricercate dall’Inter sulla catena di destra.

4) In generale, comunque, le situazioni migliori dell’Inter (tra cui anche i tanti tiri da palle inattive: 8 su calcio d’angolo, uno su punizione e uno su rimessa laterale) sono arrivate in transizione, soprattutto nella prima metà della ripresa, in cui la squadra ha alzato la sua intensità con recuperi alti che hanno messo sotto assedio la Juve; se da un lato questa maggiore aggressività ha creato le condizioni per il 4-2 e potenzialmente il 5-2, si sono riviste le fragilità difensive a palla persa di due stagioni fa, con contropiedi facilmente concessi da rimesse laterali (come quello del gol del 4-3) e corner.

Il pressing ultra-offensivo dell’Inter sul 4-2 con Dimarco e Dumfries altissimi sui terzini della Juventus. Da questa situazione, nasce una rimessa laterale che permette alla Juve di rientrare in partita con il gol del 4-3 di Yildiz. Nello specifico però vanno sottolineati maggiormente i meriti della squadra di Thiago Motta abile a trovare grandi spazi oltre la pressione grazie alla qualità tecnica di Conceição e Cambiaso, rispetto ai demeriti della squadra di Simone Inzaghi che non ha saputo capire in anticipo il pericolo.