Focus sul Gladiator
Reduce da tre sconfitte consecutive, il Gladiator è una squadra che prova sempre a giocarsi la partita, anche contro avversarie più quotate.
LA ROSA
Con un’eta media di 22,3 anni, il Gladiator è la squadra più giovane del campionato. Il capitano della squadra è il terzino sinistro Giovanni Tomi, che insieme al difensore centrale Marco Ciampi è l’unico over30 presente nella rosa di Santa Maria Capua Vetere. Gli elementi più interessanti della rosa sono il portiere 2004 Daniele Bufano, convocato anche per gli stage dell’area sud della rappresentativa LND, il centrocampista classe 2001 Andrea Marianelli, autore fino ad ora in stagione di 2 gol e 3 assist, l’esterno d’attacco Ivan Squerzanti e l’attaccante Emmanuele Tedesco, che pur essendo un classe 98 è un centravanti con molta esperienza in questa categoria. Nel mercato di riparazione è inoltre stato messo a segno il colpo di Lorenzo Panaioli, prelevato dallo United Riccione. Un colpo importante messo a segno dalla società campana che ha permesso di alzare il tasso di esperienza di qualità all’interno della rosa. Giovanni Tomi, oltre ad essere il capitano, è una vera e propria guida per tutti i giovani del club ed un punto di riferimento per il suo allenatore. Dotato di un grande sinistro, è lui l’uomo simbolo di questa squadra, essendone anche il capocannoniere con 7 reti ed il miglior assistman con 9 passaggi vincenti. Un elemento sempre pericoloso sulle palle inattive e capace di crossare da tutte le posizioni.
L’ALLENATORE: TEORE SOSSIO GRIMALDI
Seppur nato ad Afragola nel 1971, Teore Sossio Grimaldi è un abitante di Frattamaggiore ed ha molta esperienza nei campionati nazionali di serie D. Da ragazzo ha avuto una carriera da centrocampista centrale nei campionato dilettantistici, vestendo i panni del regista, interno di centrocampo ed anche trequartista con diverse squadre, tra cui la Frattese e l’Isernia. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, inizia la sua carriera da allenatore nelle fila della scuola calcio dell’Oasis Frattamaggiore, per poi passare alla famosa società giovanile della Damiano Promotion dove disputa sei anni vincendo numerosi titoli regionali e raggiungendo l’exploit con lo scudetto conquistato con i Giovanissimi classe ’85 nella stagione 1999-2000 che si laureano quindi Campioni D’Italia. Pragmatico ed energico allo stesso tempo, su di lui mette gli mette gli occhi l’Avellino, che gli concede la grande opportunità di entrare nel mondo del professionismo. Con i Lupi la sua prima avventura con un settore giovanile professionistico, con la vittoria sfiorata del campionato nazionale di Serie C dei Giovanissimi guidati da Luigi Vitale, terzino che ha proseguito la carriera nei professionisti. Segue l’esperienza con la Berretti Nazionale del Giugliano, poi due anni con gli Allievi Nazionali del Napoli, dove allena Camillo Ciano, goleador con una apprezzabile carriera nei professionisti. Nuova avventura con gli Allievi Nazionali della Salernitana, poi inizia l’esperienza con il Frosinone. Per due anni e mezzo guida gli Allievi Nazionali poi nel gennaio del 2011 viene investito della carica di collaboratore tecnico per sei mesi di Salvatore Campilongo al Frosinone in Serie B. Nel 2012-2013 viene contattato dalla nuova squadra della sua città, la Nerostellati Frattese, che ripartiva dalla Promozione ed aveva intenzione di tornare nel grande calcio. In tre anni Grimaldi contribuisce alla risalita del sodalizio ottenendo le promozioni in Eccellenza e Serie D. Da allora, resta sempre nel massimo campionato dilettantistico, collezionando numerose esperienze, oltre che con la Frattese, dove al terzo in serie D non raggiunge i play-off per un punto, allenerà Savoia, Gladiator, Cerignola, Turris e Putelolana, prima della sua seconda avventura al Gladiator cominciata lo scorso anno, dove viene chiamato a stagione in corso con la squadra ultima in classifica e riesce nel miracolo salvezza, arrivata con due giornate d’anticipo grazie a un girone di ritorno dove per media punti è stato inferiore solo al Giugliano promosso in serie C. Molti apprezzano il suo 4-3-3, molto energico e brioso: modulo che egli predilige ma su cui ha un pensiero preciso. Il Gladiator è una squadra che gioca un calcio offensivo e nonostante veleggi in zona playout è l’11esimo attacco del campionato con 32 gol fatti. A penalizzare il rendimento della squadra è stata la fase difensiva, dove la squadra registra continui cali di concentrazioni. Il Gladiator ha infatti la penultima difesa del torneo con ben 44 gol subiti, gli stessi della Puteolana ultima in classifica. Altra nota a sfavore della squadra è stata l’enorme discrepanza di rendimento che c’è tra le mura amiche e il rendimento esterno. Il Gladiator è una squadra che in casa si trasforma, rendendo il suo impianto difficilmente espugnabile, mentre fuori casa ha collezionato solamente 7 punti: troppo pochi per pensare di poter essere fuori dalla zona calda della classifica.