Focus sulla Cavese
La Cavese è capolista del girone ed è la squadra che ottenuto il maggior numero di vittorie.
La stagione 2022/2023 comincia con il passaggio delle quote societarie dalla Storm srl di Massimiliano Santoriello alla FAM.ILY. srl del gruppo Viride spa, con a capo il nuovo presidente Alessandro Lamberti e con la conferma sulla panchina dei biancoblù di Emanuele Troise. Il mercato estivo condotto dalla nuova proprietà porterà al “Lamberti” numerosi volti nuovi. Bubas, Gagliardi, Munoz, Puglisi, Bezzon e Colombo sono solo alcuni dei colpi messi a segno dal direttore sportivo Fusco. La bontà delle scelte fatte in sede di campagna acquisti viene confermata sul campo. Cinquantasei i punti conquistati sin qui, frutto di sedici vittorie, otto pareggi e tre sconfitte che valgono il primato in classifica.
COME GIOCA LA CAVESE E GLI ELEMENTI MIGLIORI DELLA ROSA
Analizziamo la squadra metelliana, andando a vedere le caratteristiche e il rendimento dei singoli, reparto per reparto.
In porta è stato scelto come titolare il classe 2001 Edoardo Colombo. Il reparto difensivo della Cavese ha subito molti cambiamenti rispetto alla scorsa stagione. Il reparto gioca fisso a 4 dietro. Sono stati ceduti Gabrieli, Viscomi, Potenza e Caserta. Ci sono state le conferme di Fissore, Altobello e Lomasto. Nella sessione invernale a rifonzare il reparto di difesa è arrivato Magri, difensore ex Nocerina che si è preso subito il posto da titolare. Il terzino sinistro è Mattia Maffei, di cui vi abbiamo proposto la scheda tecnica in qualche articolo precedente ed è stato convocato nella rappresentativa LND per il Torneo di Viareggio, una convocazione più che meritata visto il suo ottimo rendimento grazie alla qualità del suo mancino che gli permette di fornire numerosi assist a centro area per gli attaccanti, con Francesco D’amore suo sostituto che non ha comunque sfigurato. A destra invece c’è stata un’alternanza tra diversi giocatori con Basile, Rossi e Munoz a contendersi a inizio stagione il posto, ma alla fine la scelta è ricaduta proprio sullo spagnolo Munoz, a volta adattato anche come esterno o interno di centrocampo che giocando più bloccato, dà più garanzie di affidabilità. Il reparto difensivo aquilotto ha potenzialità molto forti, è una squadra molto forte nei contrasti ma sulle palle inattive spesso è distratta. La Cavese tende a chiudersi collettivamente, specie quando passa in vantaggio, con i difensori che possono contare sul supporto dei centrocampisti in fase difensiva. La Cavese non è una squadra fisica, come la maggior parte delle compagini che sono costruite in serie D, predilige controllare il gioco, ragionare e cercare le combinazioni strette. I metelliani non buttano mai via il pallone, potendo contare su un reparto forte tecnicamente a discapito della fisicità, facendo sembrare il reparto macchinoso e poco reattivo, specie sulla riconquista delle seconde palle. Il reparto si fonda sull’esperienza di Domenico Aliperta, calciatore dotato di un grande mancino e sempre pericoloso sui calci piazzati e sui tiri dalla distanza e su Giuseppe Palma, calciatore che rispetto alla scorsa stagione ha visto calare il rendimento in fase realizzativa anche per via del nuovo assetto tattico disposto da Troise, in cui a lui è richiesto di fare legna e di sacrificarsi, nonostante sia un giocatore dotato di ottime capacità di inserimento senza palla. Alla Cavese forse manca un centrocampista di quantità, specie dopo la cessione di Salandria alla Fidelis Andria, che è stato sostituito col giovane classe 2002 Emanuel Cuomo, sempre dalla Nocerina, e per sopperire a questa esigenza, alterna spesso due sistemi di gioco; il 4-4-2 di inizio stagione o il 4-3-3 delle ultime partite. A destra possono giocare Tumminelli, prelevato a Dicembre dall’Acireale, un calciatore veloce e in grado di saltare l’uomo con facilità, e lo stesso Munoz, sperimentato da Troise anche come esterno di centrocampo. A sinistra, che sia come esterno di centrocampo o come esterno d’attacco, è inamovibile Bacio Terracino, calciatore che non ha bisogno di presentazioni, un autentico lusso per questa categoria. Il reparto più temibile e quello che funziona meglio di tutti, a prescindere dal sistema di gioco adottato, è il reparto offensivo, dove la Cavese registra il miglior attacco del girone (in realtà ha 1 gol fatto in meno rispetto al Brindisi, ma con una partita in meno disputata). Gli attaccanti hanno realizzato circa i due terzi dei gol totali della squadra. Il capocannoniere della squadra è Ciro Foggia con 11 gol realizzati. Ciro Foggia non è un attaccante che gioca sul filo del fuorigioco ma partecipa alla manovra corale della squadra. Forte fisicamente e tecnicamente, è un attaccante che sa farsi valere in area di rigore e nel gioco aereo. Ottimo apporto anche da parte di Pablo Ezequiel Banegas con i suoi 7 gol. L’attaccante argentino ci ha messo un pò per adattarsi a inizio stagione ai nuovi dettami tattici, ma negli ultimi mesi ha trovato continuità di rendimento e capacità realizzative, aiutato anche da una collocazione in campo più definita. Banegas si è alternato infatti tra il fare la seconda punta, per sfruttare al meglio il suo dribbling, e l’esterno alto a destra del 4-3-3. Attenzione anche a Mattia Gagliardi, l’ex Gelbison non è il titolare ma quando entra dalla panchina spacca le partite realizzando gol spesso decisivi. Ci si aspettava di più forse da Nicolas Bubas, prelevato in estate dalla Fidelis Andria, ma anche lui è un calciatore che se è in giornata è in grado di fare la differenza e non va sottovalutato.
L’ALLENATORE EMANUELE TROISE
Troise è un allenatore in rampa di lancio. Il classe 1979 è da circa un anno e mezzo il tecnico della Cavese, da quando è subentrato la scorsa stagione a Giuseppe Ferrazoli sulla panchina metelliana. Ha iniziato il suo percorso da tecnico come vice di Fabio Pecchia a Latina in serie B, per poi diventare collaboratore tecnico del Bologna, fino ad arrivare ad essere l’allenatore della Under 17 e della Primavera Felsinea. Nel mezzo della sua esperienza in Emilia Romagna, c’è stato un anno come allenatore della Beretti della Casertana. Entra nel professionismo nella stagione 2020-2021 allenando in serie C girone B col il Mantova, chiudendo il campionato al decimo posto. Da calciatore Troise viene ricordato per le sue 5 stagioni nel Napoli, tra serie A e serie B e per aver giocato nel Bologna, oltre che per le sue 9 presenze con la Nazionale Under 21.