I cinque calciatori arabi da seguire della Saudi Pro League

Gli sceicchi hanno messo sul piatto petrodollari e stelle internazionali per trasformare un campionato di quarta fascia in un evento sportivo di livello globale. In un movimento in forte espansione andiamo a conoscere quali sono i migliori calciatori autoctoni del campionato.

Abdulelah Al-Amri

Nato a Ta’if il 15 gennaio 1997, ha esordito in prima squadra con l’Al-Nassr nel 2016. Nel 2018 è stato ceduto in prestito all’Al-Wehda, dove ha giocato per una stagione. Nel 2019 è tornato all’Al-Nassr, con cui ha vinto una Supercoppa saudita nel 2020 e recentemente l’Arab Club Champions Cup, il primo trofeo in questa competizione nella storia del club. Con il club saudita ha collezionato 159 presenze realizzando 9 reti. Con la nazionale saudita ha esordito il 25 Marzo 2021 contro il Kuwait, partecipando alla Coppa del Mondo FIFA 2022 e arrivando a disputare 25 partite con 1 gol realizzando proprio al suo debutto.
Al-Amri è un difensore centrale forte fisicamente e dotato di buona tecnica. E’ un leader in campo e un punto di riferimento per la difesa della sua squadra. Alto 1.85 m per 73 kg di peso è bravo nel gioco aereo e nella marcatura e la sua buona tecnica in fase d’impostazione lo rende un elemento fondamentale nella costruzione del gioco dalle retrovie che attua l’Al Nassr. Fisicamente si presenta come un difensore veloce, sia in accelerazione che in scatto. Questo gli permette di recuperare gli avversari in corsa e di anticipare le loro giocate. Nella Saudi Pro League è infatti molto raro che qualche attaccante lo metta in difficoltà (in media perde un duello 1vs1 una volta ogni due gare) e questa sua capacità di vincere i duelli, sia aerei che palla al piede (4,8 duelli vinti a partita), evidenzia in modo emblematico la sua qualità in fase difensiva. Nonostante l’Al-Nassr non abbia vinto il campionato lo scorso anno, Al-Amri ha avuto un rendimento eccezionale risultando dal mio punto di vista il miglior difensore centrale del campionato.

Yasser Al-Shahrani

Nato il 25 maggio 1992 a Riyad, Yasser Al-Sharani ha iniziato la sua carriera all’Al-Qadisiyya, prima di trasferirsi all’Al-Hilal nel 2012. Con l’Al-Hilal ha vinto ben 18 trofei, tra cui 5 campionati sauditi, 5 Coppe del Re dei campioni, 3 Coppe del Principe della Corona saudita, 3 Supercoppe Saudite e 2 Coppe dei Campioni AFC (La Champions League delle squadra arabe). Al-Shahrani è inoltre un punto fermo della Nazionale dei Falchi Verdi sin dal suo debutto che risale a un’amichevole contro la Spagna del 2012 persa per 5-0. E’ uno dei calciatori con il maggior numero di presenze in nazionale, essendo giunto a quota 75 con 2 reti.
Nonostante sia un destro naturale, viene schierato abitualmente sulla sinistra della linea difensiva e mette in evidenza buone doti in fase di interdizione (1,9 palloni rubati a partita) e di chiusura difensiva (1,4 interventi a partita), oltre che un gran ritmo nelle sgroppate su e giù per la fascia dove sa mettere in mezzo all’area cross interessanti e mostra un buon tiro dalla distanza. È anche un giocatore molto veloce e agile. Difensore versatile, sa districarsi anche al centro della retroguardia e, nel corso della sua carriera internazionale, è stato costantemente chiamato in causa nelle sfide più importanti che hanno riguardato l’Arabia Saudita.
Alto 171 cm per 64kg di peso, Al-Shahrani è un giocatore di corporatura piccola ma, nonostante tutto, molto forte sia mentalmente che fisicamente. La sua altezza non è mai stata un problema per ricoprire la sua posizione di terzino sinistro, in quanto è in grado di compensare la sua mancanza di una stazza fisica importante con la sua velocità e agilità. La sua forza fisica gli permette di resistere agli avversari e di non mollare mai, anche in situazioni difficili. Il fatto stesso che, in caso di sua assenza in Nazionale, vengono utilizzati sulla sinistra il compagno di club Saud Abdul Hamid, solitamente impiegato a destra, e Nasser Al-Dosari, un centrocampista, evidenzia come nel campionato e nella nazionale saudita non esistano giocatori in grado di interpretare il ruolo di terzino sinistro come fa Al-Sharani.

Salman Al-Faraj

Nato a Medina il 1º agosto 1989, Al-Faraj ha iniziato la sua carriera nell’Al-Shababl, debuttando in prima squadra nel 2008. Nel 2010 passa all’Al-Hilal con il quale ha vinto 7 campionati sauditi, 3 coppe della Corona del Principe Saudita, 3 coppe del Re dei Campioni, 3 Supercoppe Saudite e 2 coppe dell’AFC Champions League. In Nazionale, Al-Faraj ha esordito nel 2011 partecipando a tre edizioni della Coppa d’Asia, nel 2011, nel 2015 e nel 2019, e a due edizioni della Coppa del mondo, nel 2018 e nel 2022 arrivando a collezionare 73 presenze con la Nazionale Maggiore condite da 8 reti.
Al-Faraj è considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio saudita. È un centrocampista completo, in grado di giocare sia in posizione di regista che di mezzala. È dotato di grande visione di gioco, di un ottimo passaggio e di un tiro preciso. Capitano sia nel suo club che in nazionale, Al-Faraj ha sempre offerto un rendimento elevato in carriera, rendendosi protagonista di una serie di prestazioni eccezionali sia con la maglia dell’Al-Hilal di Riyadh che con quella dell’Arabia Saudita. Analizzando le statistiche di questo esperto centrocampista mancino si nota come nell’ultimo campionato sia andato in media al tiro una volta a partita, abbia effettuato 2,1 passaggi che mettono in difficoltà le difese avversarie (inclusi cross, passaggi filtranti e lanci dalle retrovie) e compiuto 1,6 interventi in fase di interdizione per interrompere gli attacchi altrui. Forte fisicamente e resistente, i dati ci mostrano chiaramente come sia in grado di coprire grandi distanze in campo e di dare un contributo importante sia in fase difensiva che offensiva. Al-Faraj è un giocatore fondamentale per l’Al-Hilal e per la Nazionale saudita è un leader in campo e in spogliatoio, e i suoi compagni di squadra si fidano di lui.

Salem Al-Dawsari

Anche Al-Dawsari milita nell’Al-Hilal e rappresenta una perla rara in un’epoca difficile per le ali “vecchio stampo”. Nato a Riyadh il 19 agosto 1991, Al-Dawsari è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Al-Hilal, dove ha debuttato in prima squadra nel 2011 vincendo principalmente 4 campionati arabi, 3 supercoppe saudite e 2 edizioni della AFC Champions League (nel 2019 e nel 2021). Debuttò in nazionale nel 2012 e ancora oggi, a distanza di 11 anni, continua a offrire prestazioni capaci di rubare l’occhio sia con il suo club che con l’Arabia Saudita. Con la Nazionale Saudita è sceso in campo per ben 76 partite, realizzando 22 reti. Nell’ultima stagione, in sole 21 presenze, ha collezionato 9 gol e 5 assist nella Saudi League. Ala sinistra, è ritenuto uno degli attaccanti più forti del continente asiatico. Al-Dawsari è molto forte dal punto di vista fisico, oltre a possedere una notevole velocità di corsa. Il suo stile di gioco offensivo è versatile, in quanto all’occorrenza usa forza e velocità per riuscire a spaziare tra gli avversari, mentre altre volte dà sfoggio di un gioco più raffinato. Abile nei calci piazzati, è inoltre capace di calciare la palla con sicurezza, essendo dotato di un’ottima potenza di tiro. Grazie alla sua rapidità, al tocco di palla e alla sua resistenza fisica è capace di battere nell’uno-contro-uno il suo avversario diretto. Al-Dawsari esprime infatti la sua velocità sia negli sprint brevi che nei cambi di direzione ed ha una visione di gioco eccellente.

Firas Al-Buraikan

Questo è un talento emergente del calcio saudita, tanto da essere stato lanciato in nazionale a soli 19 anni. I numeri, del resto, parlano chiaro, perché da allora Al-Buraikan ha già segnato 6 gol in Nazionale giocando per lo più spezzoni di partita. Nato a Riyadh il 14 maggio 2000, sebbene qualcuno possa considerarlo troppo giovane per guidare l’attacco dell’Arabia Saudita, Al-Buraikan si può ormai considerare un punto fermo in nazionale perché ha saputo cogliere al volo le opportunità che gli sono state concesse. Il suo apporto in fase realizzativa non è stato costante, ma le reti decisive realizzate contro Giappone, Cina e Oman hanno fatto la differenza nel far qualificare la Nazionale Saudita al Mondiale del 2022. Con la nazionale saudita, Al-Buraikan ha vinto la Coppa d’Asia U-23 nel 2022. Il giovane talento saudita ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Al-Nassr, prima di debuttare in prima squadra nel 2018. Chiuso da compagni di squadra più esperti, nel 2021 è stato venduto all’Al-Fateh, dove ha trovato più spazio per mettere in mostra le sue qualità. Con l’Al-Fateh registra 48 presenze con 21 reti nel massimo campionato saudita, un bottino interessante.
Il tratto realmente distintivo nel gioco di Al-Buraikan è la sua capacità di dialogare con la squadra e di creare occasioni da gol anche per i compagni, oltre a finalizzarle in prima persona, avendo un ottimo senso del gol. E’ quindi un attaccante completo, dotato di una buona tecnica, velocità e forza fisica con un ottimo tiro da fuori area. E’ un giocatore molto versatile, in grado di giocare sia come centravanti che come ala ed è anche un giocatore molto intelligente, in grado di leggere bene le partite e prendere decisioni rapide. Mancino naturale, calcia molto bene anche con il piede debole ed è un eccellente colpitore di testa. Al-Buraikan è un giocatore molto promettente, che probabilmente andrà in controtendenza con la situazione odierna del calcio saudita e proverà un’avventura in Europa per consacrarsi nel calcio.