Giuseppe Natiello
Data di nascita: 26/04/1996
Luogo di nascita: Polla (SA)
Altezza: 176cm
Peso: 78kg
Ruolo: Centrocampista centrale
Piede: Destro
BIOGRAFIA
Giuseppe Natiello è un vero e proprio figlio d’arte del calcio dilettantistico e regionale lucano. Il padre Innocenzo, oltre ad essere un allenatore professionista (è abilitato UEFA A), è stato uno dei calciatori più importanti del calcio regionale avendo fatto parte anche della rosa che ha regalato fin’ora l’unico trofeo vinto dalla regione Basilicata al Torneo delle Regioni nel lontano 1990. E’ proprio nella scuola calcio del padre, a Vietri di Potenza, dove vive da sempre, che Giuseppe tira i primi calci ad un pallone ed è da subito amore a prima vista. Dopo esser rimasto fino alla categoria Giovanissimi nella scuola calcio di famiglia, decide di tentare l’avventura nel settore giovanile del Melfi, società che all’epoca disputava la Lega Pro, ed inizia a maturare le prime esperienze nei campionati giovanili professionistici nazionali. Il suo percorso nel settore giovanile della squadra gialloverde lo vede arrivare fino alla Beretti e mentre stanno per aprirsi le porte della prima squadra, la società lucana va incontro al fallimento. Siamo alla stagione 2014/2015 e Natiello dopo una prima parte di stagione con la maglia della Beretti del Melfi tenta il salto nei grandi passando alla Vultur Rionero, società in corsa per vincere il campionato di Eccellenza Lucana. La missione verrà compiuta e Natiello pur essendo arrivato solo nel mercato invernale, diventerà uno degli artefici principali del Triplete regionale messo a segno dai lucani. In quel torneo mette a segno 6 gol in sole 18 partite, una media realizzativa incredibile per un centrocampista centrale, ma soprattutto regala la sua miglior prestazione stagionale nella Finale di Coppa Italia Regionale di Eccellenza dove viene premiato come il migliore in campo pur giocando nell’inedito ruolo di terzino destro. La sua duttilità, la sua capacità balistica nei calci da fermo e la sua intelligenza tattica vengono molto apprezzate dall’allenatore d’Urso e dalla società e l’anno successivo in serie D, è uno dei primi tasselli sul quale la Vultur Rionero decide di costruire l’organico per tentare la salvezza. Le cose non andranno come sperato per la squadra ma la stagione personale di Giuseppe può ritenersi soddisfacente, avendo messo a referto 30 presenze con 1 gol. Siamo alla stagione 2016/2017 e ci si aspettava una chiamata da parte di qualche società di D, data anche la sua maggior appetibilità sul mercato essendo un under, ma il suo percorso prevede che si passi per l’Eccellenza Campana, precisamente ad Agropoli, club con il quale gioca ancora attualmente ed è il capitano. La sua carriera nella società campana prende il volo e nell’ambiente viene considerato uno dei migliori centrocampisti della categoria, in una regione molto competitiva che sforna talenti calcistici a ripetizione. La parentesi di Agropoli viene solamente interrotta in due stagioni, nel 2018/2019 indossando la maglia del Castel San Giorgio, dove conferma la sua incredibile capacità realizzativa con ben 9 gol in 20 presenze e nel 2019/2020 dove con la maglia della Virtus Cilento realizza 3 gol in 8 presenze prima che il torneo si fermasse a causa del Covid-19.
Da quando indossa la maglia dei delfini campani, Natiello ha collezionato complessivamente 129 presenze in 4 stagioni (disputando sempre i playoff per la promozione in serie D) e ha realizzato ben 37 reti con un rendimento tra una stagione e l’altra sempre in crescendo. La stagione appena terminata è stata infatti la migliore della sua carriera con 13 gol e 11 assist in 38 presenze, risultando anche il capocannoniere della sua squadra che ha perso la finale nazionale dei playoff per la promozione in serie D contro il Gallipoli. E’ inoltre stato premiato dagli addetti ai lavori regionali come miglior centrocampista della categoria di Eccellenza Campania.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dicevamo duttilità, sin dai tempi della Vultur Rionero dove ha giocato anche da terzino. Pur essendo un centrocampista centrale, è difficile infatti limitare Natiello a una zona di campo ben specifica. A inizio carriera molti suoi allenatori lo consideravano una specie di De Rossi per la sua capacità sia di saper gestire il possesso, sia per la sua cattiveria agonistica, ma col tempo Natiello ha saputo farsi apprezzare maggiormente per le sue qualità tecniche che non per quelle fisiche, seppur queste ultime siano anch’esse notevoli. Natiello è infatti un motorino instancabile del centrocampo, in grado di ricoprire tutti i ruoli della zona nevralgica del campo, dal mediano, alla mezz’ala, fino al trequartista e qualunque sia il sistema di gioco adottato, il suo rendimento non subisce cali. Forte di una muscolatura resistente e di un una corporatura mesoformica (78 kg per 176cm), oltre ad avere un’intelligenza tattica sopra la media, Natiello è sempre il primo centrocampista ad accompagnare la propria squadra nel pressing ed è un grande recupera palloni. Ma il punto di forza vero e proprio sono il tiro da fuori area e i calci piazzati, specialità di famiglia, dato che anche il padre è stato un grandissimo tiratore di punizioni in carriera. Natiello sa calciare indifferentemente con entrambi i piedi e in tutti i modi possibili e la sua capacità di leggere il gioco in anticipo rispetto agli avversari gli consente di sapersi far trovare sempre al posto giusto per far esplodere il tiro dalla media e lunga distanza. Raramente, infatti, si inserisce in area di rigore e per questo non può essere considerato un vero e proprio centrocampista box-to-box ma più come una mezz’ala a cui si può chiedere tanta quantità in fase di non possesso, ma che va lasciato libero di trovarsi la posizione che predilige in fase di possesso, dove è abile a smarcarsi e a farsi trovare sempre libero per ricevere il pallone e servire assist ai compagni grazie alla sua visione di gioco periferica o a cercare l’iniziativa personale che spesso si conclude con appunto un vero e proprio bolide da fuori area.
Diversi club di prima fascia di Eccellenza Campana e Lucana e alcuni club di serie D sono sulle sue tracce. Per le sue caratteristiche tecniche e per l’età (27 anni) che lascia spazio ancora a margini di crescita, Natiello è un vero e proprio uomo mercato nel calcio dilettantistico, ma l’Agropoli è già pronto a fare di tutto per trattenere il suo capitano e uomo simbolo, per tentare insieme l’ennesimo assalto alla serie D.
Si ringrazia Giuseppe Natiello che ha concesso di condividere su questo sito il video, preso direttamente dal suo profilo Facebook, con gli highlights della sua ultima stagione ad Agropoli.
