Timothy Weah: L’acquisto giusto per la Juve?

Timothy Weah è a un passo dal diventare un calciatore della Juventus. Con un potenziale tutto da esprimere, scopriamo chi è, come gioca e perché i bianconeri lo vogliono in rosa.

BIOGRAFIA

Nato nel 2000 a Brooklyn, New York, a quattro anni si trasferì in Florida insieme alla famiglia, prima di ritornare nella Grande Mela da ragazzo, precisamente nel Queens. Le prime lezioni di “soccer” sono arrivate grazie alla mamma Clar, giamaicana, e alla sorella Tita: Timothy Weah successivamente ha iniziato a giocare negli Stati Uniti, nella BW Gottschee Soccer Academy prima e poi nell’Academy dei New York Red Bulls, prima di passare a 14 anni al Psg, seguendo le orme del padre che giocò con i parigini. La prima grande vetrina fu il Mondiale Under 17, in cui si mise in mostra con la maglia degli Usa, spiccando definitivamente il volo nonostante il cognome pesantissimo. Appassionato di musica, dj e produttore, ha quattro passaporti: americano, francese, giamaicano e liberiano. A 17 anni l’esordio in Ligue 1, seguono 6 mesi in prestito al Celtic (17 presenze e 4 gol per lui nel 2018) e infine il passaggio definitivo al Lille nell’estate del 2019 per 10 milioni di euro. Dopo un primo anno passato più a osservare i compagni che a giocare per un brutto infortunio muscolare, l’anno successivo, nella stagione 2020/21, raggiunge il punto più alto della sua carriera, con la vittoria del campionato (segna 3 gol) proprio davanti al Psg che non l’aveva più voluto: una bella rivincita. In quella stagione ha iniziato a ritagliarsi il suo spazio da attaccante centrale o esterno, fino ad esplodere definitivamente nella stagione 2021/22, collezionando 35 presenze e 3 reti oltre a cinque presenze in Champions League, avventura conclusa agli ottavi di finale contro il Chelsea. In nazionale ha compiuto tutta la trafila con la maglia a stelle e strisce degli Usa, esordendo con nella maggiore il 28 marzo 2018, una manciata di minuti nella vittoria per 1-0 con il Paraguay. A dicembre 2022, infine, arriva anche la grande chance con gli Stati Uniti, per cui ha scelto di giocare pur essendo in possesso di passaporto liberiano: Timothy Weah è convocato per i Mondiali in Qatar e all’esordio segna il gol del vantaggio contro il Galles (la gara finirà 1-1), una delle sue 4 reti in nazionale (in 31 partite). Diventa così il primo figlio di un capo di Stato a giocare e segnare in un Mondiale: George Weah, infatti, è l’attuale presidente della Liberia. Proprio la sua scelta di giocare per gli Usa ha alimentato molte polemiche in patria. La scorsa stagione ha indossato la maglia del Lille per 29 volte, di cui 18 da titolare, senza però segnare. Sommando tutte le sue esperienze con Psg, Celtic, Lille e la Nazionale americana, Timothy Weah ha realizzato 18 gol in 161 presenze

CARATTERISTICHE TECNICHE

Giovane ma allo stesso tempo esperto, nonostante la sua preferenza per il lato destro del campo, le sue abilità fisiche gli permettono di adattarsi anche sulla sinistra. Alto 183 cm, è un giocatore incredibilmente versatile, che ha trascorso i suoi anni formativi nelle accademie del Paris Saint-Germain. In carriera ha persino sperimentato la posizione di prima punta ma Timothy Weah dà il meglio di sè come attaccante esterno, soprattutto sulla fascia destra, dove può sfruttare la sua velocità, specialmente in contropiede. Ha buona tecnica e grande resistenza, ma considerato il feeling con il gol non proprio sviluppato nella Juventus potrebbe sviluppare interessanti doti da esterno di centrocampo. Con il mancato rinnovo del 35enne Cuadrado e la scelta di puntare sul 23enne Weah, la fascia destra ringiovanisce. Le sue caratteristiche tecniche e la sua disciplina tattica si sposano alla perfezione con il calcio di Allegri, che valorizza i calciatori duttili: può rappresentare una valida opzione a tutta fascia, sia a destra che a sinistra, sia se la Juve decidesse di proseguire col 3-5-2 sia se decidesse di giocare con il 4-3-3 o con il 4-2-3-1. La sua grande versatilità, una caratteristica tipicamente americana, gli consente di adattarsi in varie posizioni: esterno a tutta fascia, ala o persino terzino dalle caratteristiche molto offensive.

Guardando alcune statistiche della stagione di Weah, emergono alcuni punti di forza:

  • 8,70 tocchi progressivi per 90 minuti
  • 3,55 passaggi progressivi per 90 minuti
  • 1,54 tiri totali per 90 minuti
  • 82% di passaggi completati
  • 1,96 tocchi in area di rigore per 90 minuti

Questi dati mostrano il potenziale offensivo di Weah, il quale crea 2,27 azioni da tiro a partita e copre 290 metri di campo con la palla al piede ogni 90 minuti.

Un altro dato che balza all’occhio è la sua capacità di possedere la palla: 20,80 tocchi nella trequarti offensiva ogni 90 minuti e 140 metri di progressione verso la porta avversaria con la palla al piede ogni 90 minuti. Questi numeri evidenziano l’impatto che Weah potrebbe avere nel gioco offensivo della Juventus.

Tuttavia, l’aspetto difensivo è un’area in cui Weah potrebbe aver bisogno di migliorare. Il suo stile di gioco pro-attivo può essere una debolezza in fase difensiva. I dati mostrano che vince solo lo 0,72 dei duelli aerei ogni 90 minuti, ha un tasso di successo nei tackle del 55,2% e intercetta la palla 2,42 volte ogni 90 minuti. Ci si può aspettare che Weah sviluppi ulteriormente le sue abilità. La prossima stagione potrebbe vedere il giovane americano fare il salto di qualità e diventare una figura chiave nella formazione bianconera come sempre sognato dal padre (ex stella del Milan) grande tifoso della squadra bianconera.

I principali highlights della carriera di Timothy Weah.