La punizione senza barriera in Potenza – Giugliano

Dietro la scelta di Gasparini c’è uno studio condotto dalla Queen’s University Belfast che analizza vantaggi e svantaggi della barriera sui calci di punizione

Allo Stadio Alfredo Viviani si è vista una scena insolita su un campo di calcio. Siamo alle battute finali dei minuti di recupero quando viene decretato un calcio di punizione a favore degli ospiti in una sorta di ultima chance per strappare il pareggio. Sul punto di battuta ci va Gladestony, centrocampista del Giugliano specialista del tiro da fuori area. In porta c’è Manuel Gasparini, classe 2002 scuola Udinese, un ragazzo per il quale si prospettava un futuro nel calcio da palcoscenici internazionali, tant’è che nel 2019 venne inserito dalla rivista The Guardian tra i migliori 60 talenti nati nella sua annata. Gasparini decide di affrontare questa punizione senza l’ausilio della barriera, Gladestony calcia così avendo tutto lo specchio di porta a disposizione e fa gol. La scelta del portiere si rivela infelice ma è stata davvero così folle? Andiamo ad analizzare insieme perché Gasparini ha effettuato tale scelta e cosa ci dicono gli studi a tal proposito.

LO STUDIO

Un paio di anni fa, un team della Queen’s University Belfast ha provato a quantificare vantaggi e svantaggi del muro umano con un approccio scientifico, simulando attraverso un visore VR e dei guanti dotati di sensori, dei calci di punizione con o senza barriera in un ambiente virtuale

Generalmente quando gli avversari hanno l’opportunità di battere un calcio di punizione, non c’è portiere al mondo che farebbe a meno della barriera a protezione della porta. Ma d’altro canto gli si può anche ritorcere contro e diventare un handicap, se gli impedisce di vedere la traiettoria della palla.

I dati rilevati hanno confermato che, a barriera schierata e quindi senza poter vedere la traiettoria completa del pallone, il portiere inizia a muoversi con un certo ritardo rispetto a quando non c’è la barriera a ostruire la visuale. L’effetto negativo è risultato più marcato quando i tiri sono forti e veloci, richiedendo quindi tempi di reazione più rapidi, o quando la palla è angolata e il portiere deve tuffarsi con tutto il corpo. Lo svantaggio può essere ancora più sensibile in situazioni reali, quando dall’altra parte c’è un calciatore specializzato, capace di sfruttare la barriera a proprio vantaggio facendo passare la palla attorno al muro di giocatori o sopra la loro testa.

Tuttavia, i ricercatori si guardano bene dal consigliare di rinunciare sempre e comunque a schierare la barriera. È una questione di calcolo delle probabilità: i portieri dovrebbero valutare di volta in volta – in base alla distanza del punto di battuta, alla posizione centrale o più defilata e all’abilità dell’avversario – se la barriera offre chance concrete di fermare il tiro, oppure se è meglio riuscire a vedere il movimento del calciatore e la traiettoria della palla sfruttando ogni frazione di secondo per provare a respingere il tiro.

CONSIDERAZIONI SULLA PUNIZIONE

Se c’è una cosa che si può rimproverare a Gasparini non è l’assenza totale di barriera, ma la presenza di un uomo davanti alla traiettoria di tiro. Gladestony è bravissimo a mettere il pallone nell’unico punto dove il portiere non può vedere partire la palla, ossia nella parte che va tra sopra la testa dell’uomo in barriera e l’incrocio dei pali: una prodezza non indifferente, resa ancora più difficile da parare dalla traiettoria ad uscire del pallone. Il portiere potentino, tra l’altro, tenta l’intervento in ritardo proprio perché ostruito nella visuale.

Credo che comunque questo caso potrebbe fare scuola non restando quindi una soluzione isolata o un’eccesso di confidenza da parte di Gasparini. Sicuramente, come tutte le cose in fase di studio, sarà soggetta ad adattamenti futuri da parte dei preparatori dei portieri che cureranno anche queste situazioni specifiche. Resterà alla valutazione soggettiva del portiere la scelta del momento opportuno nell’adottare questa soluzione. Gasparini è stato il primo coraggioso a provarci.

Gli highlights trasmessi su Eleven Sports di Potenza-Giugliano 1-1. Al minuto 3:35 trovate la punizione incriminata.